Save Ferris

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Pioveva a dirotto quando...

Metti una sera piovosa di fine Aprile, in compagnia di quattro amiche pressoché totalmente a digiuno di Ska. Bisogna inventarsi qualcosa.
Sono già le 22 e non sai dove andare a parare.
Giochi l’ultima carta: hai sentito di un concerto in un locale di Milano. Si vocifera che sia una band Ska.
Durante il tragitto di avvicinamento al Tunnel, questo il locale, preghi perché non sia un bidone clamoroso, uno di quelli che ti possono distruggere la reputazione come conoscitore di Ska, organizzatore di serate brillanti, essere umano.
Inflessibili, quelli del Tunnel ci impongono a tutti e cinque l’acquisto della tessera valida fino a Maggio (un mese…).Ma allora a che serve girare con quattro amiche, tre straniere, se non ti fanno entrare gratis ai concerti???
Il gruppo inizia a suonare. Qui si gioca la mia reputazione.
E se fossero che so…degli emuli dei New Kids On The Block?
Ma nooo..ehi…la cantante è una cantante. E che grinta! Già dopo poche canzoni scalda il pubblico e lo irretisce con una voce delicata e potente allo stesso tempo.
E la sezione fiati…che energia. Quei ragazzi si muovono come i Bad Manners nel video di Dance Crazy…sincronici e a scatti…perfetti…skatenati!
Il suono del gruppo è uno Ska potente molto contaminato da influenze Punk e pure Swing. Pur non conoscendo alcunché della loro musica mi ritrovo a skankeggiare dopo poco.
Verso la fine del concerto Monique, la grintosa cantante, coinvolge il pubblico in un coro alla "Minnie the Moocher" nei Blues Brothers…beh…non riusciamo a starle dietro nelle sue evoluzioni canore ma il divertimento e l’applauso sono assicurati.
Ultimato il concerto, data la voglia delle amiche di andare a conoscere i musicisti, sfodero l’intuito giornalistico.
Mi avvicino al chitarrista, lo placco e gli spiego la rava e la fava di SkabadiP in trenta secondi. È disponibile a concederci un’intervista?
Ma certo…molto gentilmente ci trasferiamo sul Pullman parcheggiato fuori dal locale. Io, Brian, e le quattro amiche in veste di dattilografe-fan.



Che sorpresa!


Il chitarrista Brian Mashburn con cui abbiamo fatto la maggior parte dell'intervista

Qual è il nome del gruppo?

Save Ferris

Da dove venite?

Orange County, California

La California…come gli Hepcat!

Sì...li conosciamo bene

Live!

Da quant’è che suonate Ska?

Siamo assieme da tre anni ormai, anche se veniamo tutti da esperienze precedenti, in band dove ognuno ha suonato per vari anni.

Quali sono le vostre radici musicali, da cosa siete influenzati?

Abbiamo molti spunti…come lo Swing, il Punk, il Reggae e lo Ska, ovviamente. È una combinazione di vari elementi che cerchiamo di rendere sempre varia

Si sa bene del New York Ska (Toasters, Scofflaw, Slackers) visto come il punto di riferimento dello Ska in America…ma che ci dite della scena Ska californiana?

In California si suona Ska da oltre 10 anni…anche se si evolve continuamente.

Ultimamente stanno nascendo molte nuove band…influenzate principalmente dalla scena Punk. Il Punk e lo Ska si fondono bene specialmente in California data la grande importanza della scena Punk. Poi il Rockabilly unisce tutto e si crea così quel certo stile californiano.

Certo...il movimento inglese della Two-Tone ha influenzato parecchio New York e Boston...mentre in California appunto abbiamo avuto parecchio Punk. Non ci vestiamo alla Two-Tone, non abbiamo regole fisse, come accade invece più a New York. Facciamo del free-style…Swing Ska!

Save Ferris

Ieri gli Smash Mouth hanno suonato proprio qui a Milano…alcuni li considerano una band Ska, altri pensano che non lo siano...cosa ne pensate? E dei No Doubt?
Oggigiorno c’è molto Ska che arriva dall’America…e su queste band la gente ha opinioni molto differenti…c’è chi pensa che band che hanno un grosso successo come gli Smash Mouth possono introdurre la gente allo Ska, mentre altri pensano che siano solo una presa in giro…

Ci sono molti tipi di Ska...tradizionale, Two-Tone, terza-onda e così via…la caratteristica principale è nel suono in levare, poi alcune band si chiamano più Pop altre più "traditional"…scrivere musica che ti piace è giusto, ma svendersi è quando cambi la tua musica per ragioni di business.

C’è chi pensa che i No Doubt si sono svenduti, ma io ritengo che sono solo progrediti secondo il loro gusto musicale.

Sempre Brian alla chitarra...rockabilly style?

Che ci dici delle vostre produzioni?

Abbiamo autoprodotto un demo-tape, l’etichetta era la "Starpool Records". Poi abbiamo fatto un CD. Sorprendentemente abbiamo venduto parecchio, per essere una band sconosciuta, e il CD era composto da vecchie canzoni riarrangiate.

Ora la Sony/Epic ci sta sponsorizzando in questo mini-tour Europeo data l’uscita del nostro nuovo CD "It Means Everything".

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È la vostra prima volta che suonate in Italia?

Sì...oggi…proprio questo concerto a Milano. Fra pochi minuti dobbiamo partire per Parigi. Siamo già stati in Norvegia, Danimarca, Germania…ma ritorneremo a Settembre, possibilmente meglio organizzati e suoneremo con altre band.

Quando si parla dello Ska in America, si pensa alla Moon Ska. Quali sono i vostri contatti con i ragazzi della Moon Ska?

In America certo la Moon Ska ha un grosso successo...specialmente nella costa est, mentre all’ovest ci sono altre etichette. Con la Moon Ska siamo apparsi nella raccolta "California Ska Quake 2"…quella è stata la prima volta che abbiamo avuto l’opportunità di essere distribuiti in tutto il mondo, ed è stata un’opportunità di farci conoscere.

Ho letto recentemente che gli Skatalites vogliono smettere di suonare dal vivo…qual è la vostra opinione sugli Skatalites…sono ormai dei pezzi da museo o ci possono ancora dare un sacco di Ska groove?

Abbiamo suonato con gli Skatalites, gli abbiamo fatto da supporto in California…ho notato che certo erano molto lenti nel suonare…ma ovvio rimangono grandi. È veramente incredibile come questa gente possa suonare ancora adesso nel modo in cui suonano. Comunque…come giovane musicista capisco perfettamente la passione che infondono in questa musica…sia che suonino ancora live o no...rimangono i più grandi.

In questi mesi ci lamentiamo per la scomparsa di Judge Dread…che né dite del giudice?

Era un tipo tosto...il Giudice.

I ragazzi sono molto disponibili e simpatici e passiamo una buona mezzoretta a chiacchierare amabilmente. Addirittura uno di loro ci canta in Italiano!
 A questo punto sento il Pullman che si sta mettendo in moto...salutiamo e ringraziamo Brian e gli altri Save Ferris ancora svegli e buonanotte ai suonatori!

Ahh…e non ho chiesto loro come mai il bassista si è portato in testa per tutto il concerto un cappello a forma di orsetto di Peluche tipo "Winny the Poo"

La mascotte...




Come contattare la band?


Sito Internet: www.saveferris.com

 


29 Aprile 1998

A cura di Alessandro Melazzini

Uellà! Hai trovato un testo segreto, bene, allora ti dirò che adoro anche i Kraftwerk...
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